Genere di alberi gioiosi che, con i loro aghi sempreverdi evocano immagini di perennità ed immortalità e’ un albero grande con tronco dritto e chioma ramificata. La corteccia d’apprima è liscia e grigia, poi diviene rossiccia e fessurata, squamosa. Le foglie sono aghiformi di colore verde-grigio. I coni femminili sono rosa e globosi, dopo la fecondazione diventano verdi. Quando hanno 3 anni producono semi alati. I coni maschili
sono piccoli, globosi, giallini e si presentano alle estremità dei germogli.
DROGA: gemme, aghi, e resina. La resina fuoriesce dalle screpolature della corteccia è può essere raccolta in qualsiasi periodio dell’anno. La si ottiene facilmente perchè trasuda dal legno con una piccola incisione alla base del tronco.
SOSTANZE CONTENUTE E PRINCIPI ATTIVI: VITAMINE A,B,C, OLIO ESSENZIALE, VITAMINE, ZUCCHERO, APIOLO, BERGAPTENE
PROPRIETA’ ED UTILIZZO: DIGESTIVO, DIURETICO, SUDORIFERO. Si usa in decotto, infuso e sciroppo per curare la TOSSE, INFEZIONI dell’apparato urinario. La resina ha una marcata azione ESPETTORANTE e viene utilizzata per la cura di malattie bronchiali. Bagni e lavaggi vengono effettuati per i DOLORI REUMATICI e per disinfettare la pelle. In cucina si consuma la grappa di pino che ha proprietà digestive.
CURIOSITA’: Il pino è legato alla tradizione Natalizia come l’Abete. Dal Pino silvestre si ottiene la trementina, utilizzata per i colori adatti a decorare la porcellana. Il loro profumo balsamico evoca divinità benevole. Esiste un legame tra il Pino e la Vite, si dice che prospera nei terreni caldi, quelli che preferisce anche la vite, la sua resina serve poi alla conservazione del vino. Ancpora oggi, in Grecia, esiste il vino resinato. Il Pino è un albero ermafrodito, per questo ha ispirato un mito dell’Asia Minore che aveva per protagonista un androgino. Per Plinio il Pino era un albero che desta stupore perchè porta contemporaneamente frutti maturi ed altri che saranno pronti l’anno successivo. C’è effettivamente una distribuzione regolare in modo che tutti i mesi vi siano pigne in via di maturazione. In estremo oriente il Pino evoca l’immortalità per il suo legno robusto e gli aghi sempreverdi; gli immortali Taolisti, per questo motivo, si nutrono di resina ed aghi. E’ anche il simbolo della potenza e della fecondità, segno quindi di buon augurio. In Giappone è il simbolo della forza inestirpabile, degli uomini che hanno saputo serbare intatti i loro pensieri, simile all’albero che esce sempre vincitore da assalti di tempeste e vento.