D’inverno gli animali adottano una strategia per superare i mesi più freddi dell’inverno, il letargo.
Non si tratta di un vero e proprio sonno, ma un rallentamento della respirazione, un battito cardiaco rallentato, la temperatura corporea arriva a circa dieci gradi, la digestione è inesistente, e gli animali non hanno quasi sensibilità.
Anche gli alberi rallentano le loro funzioni perdendo le foglie, e poi mettendo le gemme, che diventeranno fiori in primavera, quando tutto ricomincia.
Ogni animale accumula nel grasso corporeo le sue riserve di energia, perché il letargo potrebbe durare anche mesi. Il ghiro ad esempio cade nel torpore per sei mesi. quando si sveglia mangia qualche frutto, e poi dorme nuovamente. Così anche le marmotte, i ricci e gli orsi. Nei paesi freddi vanno in letargo i serpenti, le lucertole, le chiocciole, le tartarughe, i rospi, e tanti insetti, comprese le farfalle.
Lo scoiattolo invece cambia stile di vita, si procura tanto cibo e lo sistema nel suo nido, dove trascorre l’inverno. Il cibo viene nascosto in posti diversi, e ogni giorno esce dalla sua tana e va a prendere il cibo conservato negli altri depositi.
Gli uccelli invece non vanno in letargo, ne è un esempio il passero.