La pasta di legno è sicuramente un materiale molto versatile e può dare notevoli soddisfazioni ma, vista la non facile reperibilità e un procedimento un po più complicato nella preparazione non è molto diffusa tra gli appassionati nonostante l’aspetto “rustico” dei risultati sia molto apprezzato. In questa pagina mi limiterò a darvi quindi solo qualche breve suggerimento.
Versate in una scodella 300 g di farina, 100 g di segatura resa fine con il macinacaffè e setacciata, 100g di cemento bianco o polvere di ceramica. Miscelare le polveri tutte insieme.
Sciogliete 3 cucchiai di colla vinilica e un cucchiaio di olio di semi in un bicchiere di acqua calda e versate il tutto al centro degli ingredienti secchi.
Amalgamate il composto mescolando, aggiungendo eventualmente altra acqua calda. L’impasto deve presentarsi abbastanza elastico. Raggiunta la consistenza ottimale conservate l’impasto sottovuoto o avvolto in un sacchetto di plastica. Il segreto di un buon risultato è innegabilmente la finezza della “segatura” utilizzata in quanto incide notevolmente sul risultato finale (più fine = più liscio). L’ideale sarebbe utilizzare quella che si produce dalla levigazione del legno attraverso
le levigatrici a nastro oppure quella prodotta dai parquettisti durante le fasi di lamatura dei parquet. Chi conosce o ha come amici dei falegnami sarà sicuramente avvantaggiato.
La pasta di legno si modella come gli altri tipi di pasta (sintetica, al mais, di sale, etc.) si asciuga all’aria e diventa molto dura e simile alla ceramica. Molto liscia, si può colorare prima (aggiungendo i colori all’impasto) oppure dopo con colori a tempera o acrilici. Non teme l’umidità come invece la pasta di sale. Una volta indurita potrà, alla stregua del legno vero e proprio, essere limata, tagliata, forata, incollata.
Per gli sfaticati è possibile trovare in commercio diversi marche di pasta di legno già pronta.