Qualche giorno fa stavo seguendo una dialogo tra due persone e una di queste due non riusciva a spiegarsi perchè pur avendo messo involontariamente in cortocircuito due cavi elettrici sotto tensione, non fosse intervenuto il magnetotermico.
L’amico a quel punto sentendo la sua storia, cercava di aiutarlo a trovare una spiegazione a ciò che era successo, con motivazioni anche plausibili, quando ad un certo punto il primo interlocutore lo interruppe dicendogli che aveva successivamente, con una forbice da elettricista, provato a fare nuovamente cortocircuito, questa volta volontariamente, per vedere se il magnetotermico sarebbe intervenuto.
L’amico chiese dunque quale era stato l’esito e si sentì rispondere che dopo qualche scintilla, l’interruttore magnetotermico era intervenuto normalmente, anche se aveva ancora dei dubbi sul perchè la prima volta ciò non era accaduto.
Il ragazzo che spiegava questo avvenimento ,so che di mestiere fa l’elettricista, ma adesso so anche che è una persona molto incauta perchè anche se è vero che un magnetotermico, come qualcuno potrebbe sostenere, viene messo per proteggere dai cortocircuiti, io sostengo sempre che provocare volontariamente un cortocircuito per vedere se il magnetotermico interviene, è da incoscienti.
A me personalmente è successo in un paio di occasioni di trovarmi a lavorare con persone alle prime armi che proprio nel dubbio di verificare questa cosa avevano messo in corto i cavi elettrici in tensione e il risultato fu che il magnetotermico prese fuoco, creando panico e scompiglio nell’area circostante, con inoltre il rischio per l’incauto elettricista di prendersi anche una bella scossa (chissa che in tal caso non fosse rinsavito!!).
Per testare gli apparecchi di protezione ci sono sistemi più sicuri e affidabili, ma MAI, MAI, MAI usare la tecnica di mettere in corto i cavi di alimentazione di una presa, di una lampada ecc.. per testare l’organo di protezione, magnetotermico o differenziale che sia, può essere molto pericoloso sia per la propria che per l’altrui incolumità.